Il Campo di Calvari
Il campo di Calvari - campo numero 52 - fu costruito
all’inizio del 1941 dal Genio Militare di Caperana.
Nasce per la detenzione dei prigionieri di guerra e, dopo l’8 settembre del 1943
e la deportazione degli internati in Germania, diventa uno dei campi di raccolta
e passaggio degli ebrei – soprattutto quelli liguri - destinati ai campi di
sterminio.
Il campo era attrezzato per accogliere circa 4.000 prigionieri: tra il 1941 e
l’armistizio ve ne transiteranno 15.000.
Ha accolto un centinaio di ebrei in attesa di trasferimento al campo di Fossoli.
Era collocato a Pian di Coreglia, in Val Fontanabuona, in un ampio piano sulla
sponda destra del torrente Lavagna.
Vi si accedeva tramite una passerella in legno, che collegava le due sponde del
torrente, ed era diviso in settori. Comprendeva baracche e un edificio più ampio
dotato di cucina, refettorio, biblioteca, sala da riunione, cappella, teatro,
spaccio. Poco distante un’infermeria e intorno - a difesa - un triplice
reticolato di filo spinato, un sistema di illuminazione, quattro torri con corpi
di guardia.

Il Campo di Calvari: vista dalle alture di Soglio

Campo Calvari: visione fotografica. In primo piano la passerella d’accesso che
collegava le sponde del Lavagna

Campo di Calvari: dislocamenti, percorsi, accessi. Planimetria ricostruttiva.

Campo prigionieri n. 52 di Calvari: planimetria di progetto

Elenco di ebrei - internati nel campo di Calvari - prelevati dalle SS il 12
gennaio 1944
con destinazione prima Milano, quindi Fossoli e, infine, Auschwitz.
fonte: Giorgio Getto Viarengo “Per una storia del fascismo nel circondario di
Chiavari” - “Pane e vino”- Chiavari/Genova, 2001
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